Aromaflu Bambino- integratore...
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Aromaflu Bambino- integratore alimentare concentrato - 100 ml

Disponibile
16,70 €
Tasse incluse
  • Concentrato sinergico a base di oli essenziali, estratti vegetali, propoli e miele.
  • Integratore alimentare concentrato. Per bambini di età superiore ai 3 anni.
  • Fluidificante e lenitivo, per il benessere delle vie respiratorie

MARCHI DI QUALITÀ:

 

Aromaflu Bambini è un Integratore alimentare, un concentrato sinergico a base di oli essenziali puri 100%, estratti vegetali, propoli e miele. 

L’olio essenziale puro 100% di menta nana favorisce un effetto balsamico e il benessere di naso e gola; mentre l’olio essenziale di finocchio è utile per favorire la fluidità delle secrezioni bronchiali.

Gli estratti di grindelia, echinacea e malva, insieme all’olio essenziale puro 100% di cajeput facilitano la funzionalità delle prime vie respiratorie.

Inoltre, grindelia e malva svolgono un’azione emolliente e lenitiva sulla mucosa orofaringea e sul tono della voce; mentre l’echinacea e l’acerola favoriscono le naturali difese dell’organismo.

Proprietà
Fluidificante e lenitivo
Formato
100 ml
PAO
36 mesi dalla data di produzione
Non contiene
Coloranti, conservanti, sostanze sintetiche.
8019359022375
  • Bambini da 3 a 8 anni _ si consiglia l’assunzione di 2.5 ml 2-3 volte al giorno
  • Bambini da 8 anni in su _ si consiglia l’assunzione di 5 ml 2-3 volte al giorno

Aromaflu Bambino- integratore alimentare concentrato può essere assunto puro o diluito in acqua, succhi di frutta, tisane ecc. AGITARE PRIMA DELL’USO. L’eventuale presenza di sospensoidi è dovuta all’alta concentrazione di sostanze attive e non pregiudica assolutamente l’efficacia del prodotto. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di uno stile di vita sano.  In caso di ingestione inappropriata non provocare il vomito e consultare immediatamente un medico. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. La propoli in rari casi può provocare reazioni allergiche. Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere il flacone ben chiuso, in un luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce. Riporlo sempre accuratamente nel proprio astuccio. La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato in confezione integra. Dopo l’apertura conservare in frigo.

INGREDIENTI CARATTERIZZANTI PER DOSE MASSIMA GIORNALIERA - 15 ml

  • propoli (Propolis) 0.195 g
  • echinacea (Echinacea angustifolia, H.) 0.59 g
  • miele di acacia (Mel) 7.835 g
  • finocchio (Foeniculum vulgare M.) 0.02 g
  • arancio (Citrus aurantium L. var. dulcis) 0.025 g
  • cajeput (Melaleuca leucadendron L. var. cajaputi) 0.02 g
  • menta nana (Mentha spicata, L.) 0.005 g
  • cannella (Cinnamomum zeylanicum, G.) 0.01 g
  • fruttosio 0.39 g
  • acido malico 0.04 g
  • grindelia (Grindelia robusta, N.) 0.59 g
  • malva (Malva sylvestris, L.) 0.59 g
  • salvia (Salvia officinalis, L.) 3.21 g
  • miele millefiori (Mel) 5.875 g
  • acerola (Malpighia glabra, L.) 0.195 g

miele* 70% (Mel); salvia** (Salvia officinalis, L.), foglie idrolato; grindelia*(Grindelia robusta, N.), fiori estratto glicerico; echinacea* (Echinacea angustifolia, H.), radici estratto glicerico; malva* (Malva sylvestris, L.), fiori estratto glicerico; fruttosio; propoli* (Propolis resina), estratto secco; acerola* (Malpighia glabra L.), frutto estratto secco; cajeput* (Melaleuca leucadendron L. var. cajaputi), foglie olio essenziale; menta nana* (Mentha spicata, L.), tutta la pianta olio essenziale; cannella corteccia* (Cinnamomum zeylanicum, G.), corteccia olio essenziale; arancio dolce* (Citrus aurantium L. var. dulcis), bucce olio essenziale; finocchio** (Foeniculum vulgare M.), semi olio essenziale; acido malico. Ingredienti provenienti da Agricoltura Biologica* e Biodinamica** demeter Controllata.

Lo sapevi che...

Propoli estratto: il nome propoli deriva dal greco πρόπολις, composto da πρό pro "davanti" e πόλις polis "città", ovvero «davanti alla città»; tale parola, in senso figurato, assume il significato di "difensore della città". Il termine è stato usato da Aristotele e da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia per indicare la resina trattata dalle api; queste ultime, difatti, lo utilizzano per difendere la loro città (l'alveare) dai pericoli che possono minacciarla, quali le malattie ed i predatori. La propoli è una fra le sostanze naturali di più antico utilizzo. Già nell’antico Egitto veniva utilizzata per la mummificazione (citata spesso con il generico nome di resina). Nell’Antica Grecia (sotto Aristotele, Galeno e infine Avicenna) la utilizzavano ad uso esterno, come cicatrizzante in caso di ferite o piaghe. L'uso della propoli è ampiamente descritto presso numerose popolazioni in tutto il mondo. Gli Incas lo usavano per la cura delle affezioni febbrili, mentre in Russia era un rimedio per tutte le problematiche del cavo orale, usate in caso di carie e infiammazioni. Il propoli è uno dei rimedi di elezione fino al XVIII quando viene usato per la cura di infiammazioni respiratorie ma anche piaghe, punture di insetti, … Caduto poi in disuso ha ritrovato valenza in campo erboristico come valido coadiuvante per favorire la funzionalità delle prime vie respiratorie.

Echinacea estratto: veniva utilizzata già dai nativi americani e dagli sciamani delle tribù del Nord America per le sue molteplici proprietà. Era considerata al pari di un’erba magica, perché con questa pianta curavano: ferite, scottature, morsi di serpenti e scorpioni, mal di gola e tutte le malattie da raffreddamento. L'utilizzo tradizionale dell'echinacea nella prevenzione delle patologie da raffreddamento si è piano piano consolidato prima in America (addirittura nei primi anni del 1900 è annoverata tra i medicinali più venduti per la cura di raffreddore e influenza) per poi trovare appiglio anche in Europa, prevalentemente in Germania, dove era nota per la sua capacità di “spengere” i sintomi di raffreddore e influenza se assunta in fase precoce.

Grindelia estratto: le popolazioni indigene americane utilizzavano questa pianta come sedativo della tosse e per lenire le irritazioni a livello della gola; questa funzionalità venne poi ripresa da Gesuiti e dai primi coloni che esportarono questa pianta in Europa, favorendone la diffusione. La grindelia è riconosciuta per le sue proprietà sia nella Farmacopea Americana che in quella Francese. Attualmente viene attribuita a questa pianta un’azione emolliente e lenitiva sulla mucosa orofaringea.

Malva estratto: grazie all’elevata presenza in mucillagini svolge un’azione emolliente, donando alla pelle morbidezza e idratazione, e antiossidante, adatto alla protezione della pelle e delle mucose.

Acerola estratto: contiene fino al 25% di vitamina C. Sono molte le proprietà che vengono tradizionalmente correlate a questa vitamina, soprattutto nel prevenire i malanni di stazione e ridurre la durata delle problematiche invernali. Il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla ed è quindi necessario integrarla o con l’alimentazione oppure con integratori.

Idrolato di salvia: la salvia è un’erba aromatica il cui utilizzo è noto fin dall’antichità; ritroviamo, infatti, testimonianze dell’uso nelle pratiche terapeutiche presso gli Egizi, Greci e Romani. Numerose erano le sue proprietà, tanto da che il suo nome deriva dal latino salvus che significa, appunto, salvo. Veniva utilizzata come antiemorragico, per la pulizia e la disinfezione di ulcere e piaghe e in caso di tosse e mal di gola. Soprattutto questa ultima funzione si è tramandata nell’uso tradizionale: non a caso le nostre nonne facevano gargarismi con acqua e salvia o con decotti di salvia (o ancora ne masticavano direttamente le foglie) in caso di infiammazioni della bocca.

Miele: per molti secoli è stato utilizzato come alimento fortemente nutritivo; negli ultimi anni si stanno riscoprendo antichi modi d’uso. Documenti molto antichi infatti presentavano il miele come potente medicinale. Già nel 2000 a.C. si hanno evidenze dell’utilizzo del miele come medicamento ad uso esterno. Sul papiro di Ebers poi, datato 1550 a.C., il miele era utilizzato per molte preparazioni tra cui quelle per il benessere degli occhi, per applicazioni su ferite e ascessi e, addirittura, a seguito di pratiche chirurgiche (tipo la circoncisione). Anche nel “Papiro chirurgico”, un papiro della medicina Egizia, si menziona l’uso del miele come medicazione per le ferite. In generale il suo utilizzo lo ritroviamo in tutte le culture dove viene tradizionalmente impiegato per uso esterno, ma anche per disturbi della gola, respiratori e intestinali.

Olio essenziale di Finocchio: oltre alle ben note proprietà come antimeteorico e per combattere la flatulenza, questo olio essenziale viene utilizzato per il benessere delle prime vie respiratorie.

Olio essenziale di Cajeput: Kaji-puti in malese significa “albero bianco” ad indicare il colore bianco della corteccia dell’albero dalle cui cime si ricava questo olio essenziale. Originario del Vietnam, arrivò in Occidente soltanto dal XVIII secolo, a seguito della conquista olandese delle Molucche. L'olio essenziale di cajeput nella sua terra di origine è da sempre stato usato nella medicina popolare, proprio a scopo terapeutico. Gli indigeni lo usavamo per le infezioni, da quelle intestinali fino a quelle cutanee, oppure ne bruciavano i rami per scongiurare i contagi durante le epidemie. L’olio veniva usato tradizionalmente strofinandolo sulla fronte per combattere il mal di testa e contro il mal di orecchie e di denti. Trovava inoltre impiego per la cura di problematiche cutanee quali ulcere, acne e psoriasi.

Olio essenziale di Menta nana: la menta è una delle piante che da sempre hanno rivestito un ruolo importante e a cui sono state ascritte numerose proprietà terapeutiche e medicamentose. Gli Egizi e i Greci la utilizzavano per le sue proprietà antinausea e come digestivo. Plinio ne esaltò le proprietà, dicendo che la fragranza era in grado di “eccitare l’animo e stimolare l’appetito”. La Scuola Salernitana ne faceva ampio uso come vermifugo e addirittura il Mattioli scrive: “ha in se la menta in certo chè di amarezza, con la quale ammazza elle i vermini”. Tante sono le sue proprietà e tanto sono da sempre state apprezzate che nel XI sec. Walahfried Strabo, abate, teologo e poeta tedesco: “Se un uomo volesse enumerare tutte le qualità, i tipi e i nomi della menta, allora dovrebbe sapere anche quanti pesci nuotano nel Mar Rosso o quanti fulmini Vulcano il dio del fuoco di Lemno, scaglia nell’aria dall’enorme bocca dell’Etna”.

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