Olio essenziale di cumino: salute e benessere della pancia

Il cumino è una tra le spezie più utilizzate in tutto il mondo, in particolare in Nord Africa e in Asia. Dall’antichità però è stato esportato in tutto il mondo per le sue proprietà organolettiche e nutritive. Facciamo un cammino insieme, alla scoperta di questa prodigiosa spezia.

Il cumino, un viaggio attorno al mondo e nella storia

La parola cumino deriva dall’arabo “Kamun”. In India prende il nome di “Jiraka” (Jira significa: che aiuta la digestione). Il cumino è una spezia originaria della Siria, addirittura alcuni semi sono stati ritrovati nel sito archeologico di Tell ed-Der, datato 2000 a. C., e dell’Egitto (è stato ritrovato anche nelle tombe dei Faraoni).

Il cumino in qualità di spezia ha avuto particolare sviluppo in epoca classica: veniva utilizzato da Greci e Romani per insaporire i cibi. Durante il Medioevo, invece, il suo utilizzo era prettamente medicinale: veniva infatti impiegato in vari preparati contro i disturbi intestinali e contro il mal di mare. In tale epoca, ricca di superstizioni e misticismo, il cumino venne inoltre considerato come portafortuna: si dava infatti agli sposi per garantire una vita felice e serena. Una tradizione simile è arrivata fino ai giorni nostri: nel canavese, in Piemonte, le nonne erano solite regalare alle nipoti delle pagnotte cosparse di cumino per far sì che le ragazze non venissero abbandonate dai fidanzati. 

In Asia invece il cumino è sempre stato usato come rimedio medicinale: una ricetta prevedeva l’aggiunta del cumino al latte caldo per la cura del raffreddore. Nello Sri Lanka, infine, i semi vengono tostati e bolliti nell’acqua al fine di ottenere un tè utilizzato nella cura di disturbi di stomaco di varia natura.

In generale, nella medicina popolare il cumino, specie se sotto forma di decotto o infuso, veniva indicato per il trattamento dei disturbi digestivi, anche associati a coliche o flatulenza e meteorismo. Similmente nella medicina indiana trovava impiego come rimedio in caso di calcoli renali. Viene utilizzato anche in omeopatia con indicazioni per il trattamento di flatulenza e problemi digestivi.

Olio essenziale di cumino: conosciamolo meglio

  • Nome botanico: Cuminum cyminum
  • Parte di pianta utilizzata: Semi
  • Chemotipo: cuminaldeide, γ-terpinene
  • Nota aromatica: Testa/Cuore
  • Profumo: Aromatico, caldo, speziato
  • Metodo di estrazione: Distillazione per corrente di vapore
  • Resa: Per ottenere 5 ml di questo olio essenziale occorrono circa 200 g di semi

Utilizzo dell'olio essenziale di cumino in cucina

Ovviamente l’ utilizzo in cucina dell’olio essenziale di cumino è vastissimo: si sposa molto bene con le ricette asiatiche, alle quali conferisce una nota aromatica speziata del tutto inconfondibile, ma aiuta anche a rendere “interessante” ed inusuale ricette della nostra tradizione.

La zuppa di patate al profumo di olio essenziale di cumino è un piatto caldo e nutriente, perfetto durante questo periodo che ci accingiamo ad entrare nella stagione fredda.

Ingredienti:

  • 50 gr di burro
  • 2/3 di cipolla bianca tritata finemente
  • 300 gr di patate gialle tagliate a cubetti
  • 1 carota grattugiata 
  • 1 goccia di olio essenziale di pepe nero (Piper nigrum)
  • 2 gocce di olio essenziale di cumino (Cuminum cyminum)
  • 500 ml di acqua
  • 1 + ½ cucchiaino di crema di frumento
  • 500 ml di latte
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 70 ml di panna acida
  • Sale qb

Procedimento

Sciogli il burro in una casseruola e friggici le cipolle. Aggiungi le patate, la carota e il sale. Gira finché tutti gli ingredienti saranno teneri, aggiungi l’acqua e porta ad ebollizione. Versa la crema di frumento, mescola energeticamente e fai cuocere a fuoco lento per 20 minuti, girando frequentemente. Aggiungi latte e prezzemolo e porta nuovamente ad ebollizione. Mescola per ultimo gli oli essenziali, togli dal fuoco e servi il piatto caldo guarnito con la panna acida.

Aromaterapia olistica: speziata tranquillità

L’olio essenziale di cumino è un ottimo rilassante e tranquillizzante; ha anche una funzione equilibrante. È inoltre utile in tutti quei casi in cui un po’ di nervosismo si riporta in una somatizzazione fisica: chi non ha mai sperimentato il famoso “mal di pancia da esame”?

Miscela rasserenante e rilassante

  • 5 gocce di olio essenziale di cumino
  • 10 gocce di olio essenziale di palmarosa
  • 5 gocce di olio essenziale di galbanum

L’olio essenziale di palmarosa (Cymbopogon martini) ha un’azione rilassante a livello centrale. Accarezza la pelle e l’anima e addolcisce il carattere.

L’olio essenziale di galbanum (Ferula galbaniflua) agisce molto in profondità. Tranquillizza e ristabilisce l’equilibrio, anche in periodi particolarmente tesi.

Mettere 4-5 gocce della miscela di oli essenziali così ottenuta in un diffusore. Adatto per la stanza da letto e gli ambienti conviviali, specialmente se in casa si sta affrontando un periodo difficile. Sconsigliato invece negli ambienti di lavoro o di studio, per i quali è invece da preferire una miscela dall’azione energizzante e vivificante.

Aromaterapia scientifica: salute e benessere della pancia

L’olio essenziale di cumino è noto in Aromaterapia scientifica per favorire la funzione digestiva, regolare la motilità gastrointestinale e l’eliminazione dei gas. Aiuta quindi e facilita la digestione, riducendo il fastidioso effetto di “pancia gonfia” che si avverte subito dopo un pasto troppo pesante.

Ecco una benefica tisana da prepararsi da bere subito dopo un pasto pesante oppure alla sera, per favorire la digestione e dormire sogni sereni e leggeri.

  • Tisana al finocchio: la tradizione popolare ascrive al finocchio proprietà carminative e contro la flatulenza. Viene spesso impiegato in caso di pancia gonfia o come digestivo post pasto.
  • Tintura madre TM di angelica: è tradizionalmente utilizzato in omeopatia per i disturbi dell'apparato gastro-intestinale per l'azione amarotonica, spasmodica e sedativa da usare in caso di acidità gastrica e flatulenza.
  • Olio essenziale di cumino 2 gocce

Disciogliere l’olio essenziale di cumino all’interno della tintura madre e porre il composto così ottenuto all’interno della tisana. Attenzione: è molto importante non mettere l’olio essenziale direttamente all’interno della tisana, in quanto non è idrosolubile e quindi non si scioglierebbe in essa. Se non desiderate usare un prodotto alcolico, potete sostituire la tintura madre di angelica con del miele, avendo cura di miscelare bene l’olio essenziale in esso, prima di metterlo all’interno della tisana.

Bibliografia:

  • Gli oli essenziali oggi – P. Campagna – Edizioni FLORA 
  • Profumi di Benessere – L. Savo – Daigo Press

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Cara Lettrice  e Caro Lettore,

sono Lady FLORA, la fanciulla che versa i profumi, dea della cosmesi naturale, che con passione, cura e concentrazione miscelo tra loro i preziosi oli essenziali. Sono la redattrice degli articoli di questo blog, che scrivo con amore e dedizione con lo scopo di diffondere la cultura dell'Aromaterapia e dell'uso di prodotti naturali per la cura e il benessere della persona, fisico, emotivo e mentale. Ti ringrazio per l'attenzione che dedichi alle mie pagine, se vuoi puoi scrivermi a ladyflora@flora.bio, sarò felice di risponderti. 

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