Oli essenziali 100% puri, naturali e totali di albero del tè*(Melaleuca alternifolia), lavanda ibrida**(Lavandula hybrida), citronella*(Cymbopogon nardus), timo capitato*(Thymus capitatus) e timo* (Thymus serpillum), oli vegetali di neem*(Azadirachta indica) e andiroba (Carapa guaianensis), estratto di propoli*. Ingredienti provenienti da Agricoltura Biologica* e Biodinamica**demeter Controllate.
Lo sapevi che...
Thymus vulgaris: pianta molto nota e diffusa, conosciuta fin dall’Antichità. Gli Egizi lo utilizzavano per le imbalsamazioni, i Romani se ne servivano per conservare il cibo e per la purificazione degli ambienti chiusi, i Greci lo vedevano come simbolo di coraggio tanto che i soldati se lo strofinavano sul petto per ricevere forza e vigore. Ippocrate lo raccomandava per la cura delle malattie cutanee e delle condizioni respiratorie. Plinio e Virgilio ne parlavano come una pianta da bruciare per scacciare gli animali velenosi dai campi e dalle case. Sulle rive del Reno, santa Ildegarda di Bingen (antica erborista), molti anni prima che la scienza individuasse il potente “Timolo”, usato come antibiotico e battericida nella prima guerra mondiale, utilizzava il timo per curare lebbra, paralisi, malattie nervose e per scacciare i pidocchi ed insetti vari.
Melaleuca alternifolia: conosciuto fin dall’Antichità grazie alla sua efficacia e al suo ampio campo di utilizzo, l’albero del tè veniva chiamato dagli aborigeni australiani “la farmacia in bottiglia” in quanto con le sue foglie curavano infezioni e ferite cutanee. Una leggenda racconta di un’acqua miracolosa di un lago, la quale doveva le sue proprietà alle foglie di Melaleuca che, crescendo sulle sue sponde e macerandosi nelle sue acque, liberava al suo interno il prezioso olio essenziale. Gli aborigeni definivano l’olio di Melaleuca “il guaritore più versatile della natura”. Nel secolo scorso sono iniziati i primi studi sulla validazione dell’attività antimicotica e antisettica del Tea Tree oil al confronto del fenolo, impiegato in quell’epoca, con esito molto positivo. Nel 1949 l’albero del te fu indicato nella Farmacopea britannica come potente antisettico, fungicida, battericida ad ampio spettro.
Lavandula hybrida: utilizzata fin dall’Antichità per il suo profumo e per le sue numerose azioni sia sul corpo che sulla psiche: i Greci la utilizzavano contro mal di gola e stitichezza, i Romani nei bagni comuni per la loro pulizia personale, nel Medioevo per combattere i parassiti che colpivano uomini e animali…. Il suo stesso nome, di origine latina, suggerisce infatti l’idea della purificazione e dei bagni curativi. Utilissimo inoltre su punture di zanzare ed insetti in genere ma anche, grazie al suo aroma repellente, per tenerli lontano.
Cymbopogon nardus: già conosciuta nell’Antichità, di origine asiatica e coltivata in luoghi soleggiati, è caratterizzata dal tipico aroma limonato, intenso e pungente. Nel Medioevo, veniva mescolata a mirra, cannella e olio di oliva per le celebrazioni sacre; inoltre veniva piantata intorno alle case per sfruttare la sua capacità di tenere lontani gli insetti. Oggi è utilizzata per la maggior parte, in tantissimi infusi e prodotti derivati per scacciare gli insetti.
Azadirachta indica: considerato sacro dal popolo indiano, l’albero di neem è diventato simbolo di buona salute e protezione, portando gli indiani a chiamarlo “farmacia del villaggio”. Si dice che l’antica tradizione ayurvedica sia composta in gran parte da formulazioni che implicano l’uso di Neem in una forma o nell’altra, rendendolo praticamente onnipresente. Tradizionalmente, l’olio di neem veniva usato per creare prodotti per la cura della pelle e dei capelli che aiutavano a calmare la secchezza, a riparare i danni, a eliminare i pidocchi della testa e del corpo, a prevenire la calvizie e a rallentare l’ingrigimento dei capelli.
Nebulizzare la Lozione Spray Fase 3 uniformemente ogni mattina sui capelli asciutti, in particolare in corrispondenza della nuca e dietro le orecchie, avendo l’accortezza di sollevare i capelli. Non risciacquare.