Rosmarino: impossibile non riconoscerlo! Il suo aroma caratteristico, forte e chiaro, tonificante ed erbaceo, e i suoi rametti, così come i suoi magnifici fiori azzurro pallido che a distanza ricordano gocce di rugiada (non a caso Rosmarinus in latino significa rugiada di mare) lo rendono inconfondibile, soprattutto a noi che viviamo nella macchia mediterranea, di cui questa pianta è autoctona.
Il rosmarino è una pianta che da sempre è stata utilizzata nella medicina tradizionale e popolare come medicamento e cura di numerose problematiche.
Scopriamo insieme gli usi del rosmarino e dell’olio essenziale che si ricava dalla distillazione in corrente di vapore della pianta in fiore.
Il rosmarino: un alleato potente nel corso dei secoli
L’utilizzo del rosmarino affonda le sue origini nell’antico Egitto, dove veniva fumigato durante i rituali e impiegato come medicinale. L’uso si consolidò anche tra Greci e Romani; in particolare il rosmarino veniva utilizzato dagli studenti che ne facevano delle corone per migliorare il rendimento negli studi.
Si ritrovano testimonianze dell'uso del rosmarino in numerosi scritti lasciati dai più grandi guaritori del passato: Dioscoride, Hildegarda Von Bingen, Teofrasto, lo consideravano un ottimo rimedio per le problematiche di fegato, cervello, cuore e occhi.
Il Rosmarino è uno dei componenti principali dell’”Aceto dei 4 ladri” una miscela di spezie, comprendente anche angelica, menta, salvia e lavanda, che venne molto utilizzata durante la Grande Peste per la purificazione degli ambienti.
Il Rosmarino ebbe notevole risonanza anche in ambito cosmetico: si narra, infatti, che la regina di Ungheria ne facesse uso costante, sotto forma di acqua aromatica. Il suo effetto così potente sulla pelle fece sì che la regina apparisse talmente giovane e bella che il re di Polonia se ne innamorò e la sposò nonostante lei avesse settant’anni. Il rosmarino infatti stimola la circolazione capillare ed è utile per prevenire la caduta dei capelli; è inoltre ottimo per la bellezza della pelle grassa e impura.
Olio essenziale di Rosmarino: conosciamolo meglio
- Proprietà: Attivante, rinfrescante e stimolante
- Nome botanico: Rosmarinus officinalis
- Parte di pianta utilizzata: Tutta la pianta in fiore
- Chemotipo: se ne identificano diversi chemotipi: 1.8-cineolo, canfora, verbenone
- Nota aromatica: Testa
- Profumo: Aromatico e speziato
- Metodo di estrazione: Distillazione per corrente di vapore
- Resa: Per ottenere 5 ml di questo olio essenziale occorrono circa 500 g di piante in fiore
- Segno zodiacale: Ariete
- Elemento: Fuoco/Terra
- Pianeta: Marte
Aromaterapia olistica: determinazione ed energia sempre con te
L’aroma del rosmarino è perfetto perché aiuta a combattere la stanchezza e tonificare l’organismo; al tempo stesso aiuta a mantenere stabile l’umore, anche nei periodi più difficili. Quando ci si sente deboli basta inalarne l’aroma dell'olio essenziale di rosmarino per sentire immediatamente crescere dentro di sé nuova energia e voglia di fare. È ottimo quindi se utilizzato negli ambienti di studio e di lavoro, rivelandosi un alleato impagabile anche nello smart working, per accrescere al meglio la produttività, aiutandoci al tempo stesso a mantenerci sereni. vediamo insieme una miscela di oli essenziali ideale da usare sia in ufficio sia in smart working.
- 10 gocce di olio essenziale di rosmarino
- 5 gocce di olio essenziale di basilico (Ocimum basilicum)
- 5 gocce di olio essenziale a scelta tra menta piperita (Mentha x piperita) o salvia sclarea (Salvia sclarea)
Mettere 4-5 gocce della miscela così ottenuta in un diffusore per aromi da mettere nelle aree adibite allo studio, al lavoro e allo smart-working per beneficiare immediatamente dell’effetto aromaterapico degli oli essenziali utilizzati.
Olio essenziale di basilico: un vero e proprio tonico a livello centrale. Rinforza la memoria e facilita la capacità di ragionamento, oltre a stimolare l’intelligenza e la concentrazione. Ottimo quando si studia o si lavora da casa in quanto siamo più soggetti alle distrazioni. L’olio essenziale di basilico ci aiuta a fissarci un obbiettivo e ci dona la giusta determinazione per raggiungerlo.
Olio essenziale di menta piperita: è un tonico mentale e rigenerante sulla psiche. È molto indicato quando si vuole favorire lo studio, poiché va a migliorare sia la concentrazione che il rendimento finale. È quindi molto adatto il suo utilizzo nelle stanze in cui si studia o negli ambienti di lavoro, specialmente in vista di lavori particolarmente impegnativi e intellettivi. L’olio essenziale di menta svolge un’azione tonificante a livello fisico ed è adatto in tutti quei casi in cui l’affaticamento mentale si accompagna ad un senso di stanchezza fisica diffusa
Olio essenziale di salvia sclarea: è perfetto per le persone creative in quanto stimola l’apertura verso il nuovo e facilita l’ispirazione. È da utilizzare qualora si debbano svolgere dei lavori che richiedano fantasia e creatività (come scrivere, dipingere, …). Serve inoltre a rimuovere le tensioni più profonde e rivitalizzare la psiche, aiutando anche a superare dei momenti difficili. Dona calma interiore e combatte la malinconia.
Aromaterapia scientifica: via quella tensione dalle spalle!
Alzi la mano chi, dopo una giornata di lavoro pesante, passata davanti al computer di casa o addirittura su un portatile, non sente la necessità di fare un po’ di stretching delle braccia.
Purtroppo i cambiamenti che ci sono stati richiesti in questo periodo si ripercuotono anche sul nostro fisico: lavorare in smart-working sicuramente non ci mette nelle stesse condizioni di postura, illuminazione, … corrette che abbiamo nei luoghi di lavoro. Questo spesso si traduce in dolore, peso e tensione a livello di collo e spalle. Molti di noi inoltre scaricano anche un certa tensione emotiva a livello di dorso e collo.
In questo caso l’olio essenziale di rosmarino ci viene in soccorso! È ottimo, infatti, per rilassare la muscolatura contratta e dolente. È inoltre riscaldante e stimolante per la circolazione.
Per questa specifica funzionalità è consigliabile l’utilizzo di un particolare chemotipo di rosmarino: quello a canfora (ovvero nel quale la presenza del componente canfora è superiore alla media). Esso, infatti, risulta molto più efficace nel lenire i fastidi a livello dei muscoli tesi e contratti. vediamo insieme come creare un olio da massaggio che grazie alla sinergia degli oli essenziali contenuti, favorisce lo sciogliersi delle tensioni muscolari.
- 100 ml di oleolito di arnica
- 10 gocce di olio essenziale di rosmarino ct canfora
- 10 gocce di olio essenziale di ginepro
- 5 gocce di olio essenziale di wintergreen – se si è allergici ai salicilati sostituire con 5 gocce di olio essenziale di lavanda vera
Olio essenziale di ginepro (Juniperus communis): tradizionalmente la pianta viene utilizzata come macerato per applicazioni locali utili al trattamenti di reumatismi, dolori articolari e muscolari.
Olio essenziale di wintergreen (Gaultheria procumbens) è ricchissimo in derivati salicilici, ovvero il precursore da cui si ricavano anche alcuni medicinali. Il suo uso era noto soprattutto dai nativi americani e le popolazioni indigene del Nord America lo utilizzavano per contrastare dolori e infiammazioni, oltre che per combattere la stanchezza. Le foglie di wintergreen venivano applicate anche sottoforma di cataplasmi per diminuire il dolore e l’irritazione a livello muscolare e articolare.
Utilizzare questo olio per massaggiare collo e spalle per alcuni minuti. È comunque raccomandabile fare una pausa di 5 minuti ogni ora di lavoro, in modo da sgranchire braccia e gambe, praticando anche uno stretching leggero.
Bibliografia:
- Dizionario degli oli essenziali – F. Wollner
- Enciclopedia degli oli essenziali – J. Lawless
- Gli oli essenziali oggi – P. Campagna
- Il grande manuale dell’Aromaterapia – M. Valussi
- Profumi celestiali – S. Fischer-Rizzi
- Profumi di benessere – L. Savo
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