L'orto sinergico: guida pratica

L’orto sinergico rappresenta la forma più naturale di coltivazione di piante e ortaggi esistente al momento. Deriva dal filone della permacoltura ed è stata ideata dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip che ha adattato al clima mediterraneo i principi dell’agricoltura naturale stilati dall’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka a partire dagli anni ’80 del ‘900.

L’orto sinergico è un metodo di coltivazione che promuove meccanismi di autofertilità del terreno, senza bisogno di arare, concimare e separare le piante. Di fatti l’agricoltura sinergica prende in considerazione i vantaggi della sinergia tra le diverse piante, ovvero la forza e l’equilibrio che si creano tra energie collaboranti concettualmente unibili in una sola energia per un unico scopo collettivo. In un orto sinergico le piante perenni convivono con le piante stagionali, la stessa qualità di verdura è presente contemporaneamente a diversi stadi di maturazione, avendo così una copertura permanente in grado di promuovere meccanismi naturali di autofertilizzazione e autocreazione.

I principi fondamentali di un orto sinergico sono:

• Nessuna lavorazione del suolo, quindi non arare e non zappare. La terra si lavora da sola attraverso la penetrazione delle radici e l’attività dei microorganismi.

• Nessun concime chimico né composto preparato, in quanto il suolo lasciato a se stesso conserva e aumenta la propria fertilità

• Nessun diserbo, in natura tutto è utile. Le erbacce o le piante infestanti non vanno eliminate ma controllate.

• Piantare e seminare insieme almeno tre specie di piante diverse tra loro per creare un equilibrio sinergico

• Irrigazione a goccia. Tecnica fondata sulla riduzione di spreco d’acqua e sulla non dispersione di sostanze nutritive nell’aria.

Le accortezze pratiche per il nostro orto sinergico:

• Sconsigliate le consociazioni tra ortaggi della stessa famiglia botanica. Questo perché hanno le stesse esigenze nutritive, sfruttando il terreno nel solito modo, e attirano i soliti parassiti aumentando le probabilità di attacchi da parte degli stessi.

• Sinergia tra ortaggi a crescita lenta e ortaggi a crescita veloce. Per avere sempre un orto produttivo si raccomanda di alternare ortaggi a crescita veloce con ortaggi a crescita lenta.

• Legumi, fondamentali per il nostro orto sinergico. I legumi fissano l’azoto presente nell’aria e lo rilasciano nel terreno durante il processo di decomposizione delle radici, fungendo da ottimo fertilizzante naturale soprattutto per gli ortaggi a foglia.

• Piante aromatiche come insetticidi naturali. Le piante aromatiche grazie alla loro composizione chimica e al loro profumo fungono da repellenti naturali per molti insetti, proteggendo cos’ la salute dei nostri ortaggi.

• Piante “scudo”. Esistono consociazioni perfette tra piante che fungono da scudo protettivo e campanello di allarme per altre piante. Una sinergia riflesso della perfezione della natura.

• Sfruttamento ottimale dei vari strati di terreno. Consociando piante con apparati radicali a diverse profondità, è possibile ottenere uno sfruttamento ottimale dei vari strati di terreno coadiuvando la naturale aratura prodotta dalle radici. Si sconsiglia quindi di associare piante con stessa profondità radicale.

• Fare attenzione ai livelli di azoto. Un orto sinergico deve consociare tra loro piante con alto e medio consumo di azoto oppure medio e debole, mai consumo posto agli estremi.

• Disposizione a file o circolare. Le piante e gli ortaggi piantati nell’orto sinergico devono essere disposti a file la cui distanza varia a secondo del raggio di crescita delle radici oppure con gli ortaggi a crescita lenta nel centro e quelli a crescita rapida con le piante aromatiche ai bordi del cerchio.