“La terra è immersa nelle sfere planetarie del nostro sistema solare e le forze planetarie si imprimono, ad esempio, sulla morfologia delle piante”.
Wolfgang Schaumann
La parte “dinamica” del metodo biodinamico risiede nella credenza che le forze terrestri e cosmiche influenzino attivamente la crescita delle piante, in modo tale che gli agricoltori biodinamici utilizzano le loro conoscenze sul piano pratico scegliendo il momento per piantare, raccogliere, usare una determinata tecnica piuttosto che un’altra in base alle forze cosmiche e alle loro sinergie.
L’agricoltore biodinamico in questo senso può essere considerato come uno stregone, un alleato della natura e del cosmo che cerca di attuare in costante sinergia ed equilibrio con le forze cosmiche e naturali, alterandole il meno possibile e sfruttando a sua favore la loro potenza. Pianeti e satellliti come la luna, esercitano la loro influenza su metalli, piante, rocce, animali e sugli uomini attraverso gli influssi astrali, dal greco “aster” ovvero “stella”.
Il sole contribuisce alla crescita delle piante e allo sviluppo positivo sia fisico che psichico dell’uomo e degli animali, la luna influisce sul contenuto idrico di tutti gli organismi (noi esseri umani siamo costituiti per l’80% da acqua) e i pianeti influenzano la terra e tutti i suoi abitanti. Vi è in agricoltura biodinamica una divisione tra pianeti vicini quindi Luna, Mercurio e Venere e pianeti lontani quali Marte, Giove e Saturno, la loro distanza dalla terra e il sole determina la loro funzionalità. I pianeti vicini operano in modo diretto attraverso l’atmosfera e in modo indiretto attraverso l’acqua, l’humus o il calcio (inteso come calcare, potassio e sodio) sulla crescita delle piante. Quante volte abbiamo sentito dire ai nostri nonni di non piantare in luna calante?!?
I pianeti lontani operano attraverso il calore e il silice (quarzo, feldspato, mica e orneblenda) presenti nel terreno che veicolano le loro energie e influenze cosmiche, esprimendosi nei colori di frutta e fiori e nella produzione di semi. Sono responsabili anche della crescita, forma e colori delle piante sempreverdi e dei boschi.
Tenendo in considerazione le forze e i ritmi cosmici e la loro influenza positiva sulla crescita delle piante, fortemente legate e dipendenti da essi, è stato elaborato il calendario biodinamico per uso agricolo. Questo calendario non vuole essere un oroscopo del mondo vegetale, ma rappresenta il risultato di cinquant’anni di studi sulle posizioni reali ei cambiamenti annui di pianeti e satelliti. Una delle motivazioni scatenanti che portarono alla creazione del calendario biodinamico risiede nel voler dare una base scientifica alle credenze popolari, legate appunto ai cicli cosmici dei pianeti, prese in considerazione dai nostri antenati da sempre.
I fattori principali che influiscono e interagiscono con le forze e i ritmi cosmici sono:
• La mancanza di humus nel terreno. L’humus costituisce l’organo sensoriale del terreno e se questo viene a mancare, possono venir meno anche gli effetti positivi delle forze cosmiche. Questo è manovrato dalle energie dei pianeti vicini.
• Mancanza di umidità del terreno al momento della semina, che come abbiamo visto è influenzato dalla posizione della luna
• Qualità della lavorazione del terreno. Questa deve essere qualitativamente elevata in modo da contemplare la presenza di ossigeno quale elemento mediatore delle forze cosmiche.
• Qualità dei semi che devo essere biologica o biodinamica
• Piovosità. L’alta concentrazione di precipitazioni favorisce la crescita delle piante e una buona sinergia con i ritmi cosmici.
Creare il proprio orto biodinamico prevede in primis una buona conoscenza dei ritmi e dei cicli cosmici, far crescere la natura attraverso la natura è un’attività entusiasmante e ricca di soddisfazioni che però richiede impegno, costanza, rispetto e alta considerazione per l’universo e gli elementi che lo compongono.
Fonti:
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