Voltaire diceva che la sorte di molti cittadini era data dalla buona o cattiva digestione del sovrano, e Nietzsche, nei Frammenti postumi, definì i pessimisti come persone intelligenti con lo stomaco rovinato, che con il ragionamento si vendicavano della loro cattiva digestione.
Di fatto, una cattiva digestione ci mette di mal umore e, soprattutto la sera, ci da notti insonni e faticose. Certamente rallenta le nostre capacità psico-fisiche, ne è un classico esempio l’ottusa sonnolenza che ci coglie dopo pasti troppo abbondanti o mal assortiti. Concorrono, a rendere difficile la digestione, la mancanza di una corretta masticazione ed il sovrapporre a questo momento pensieri, discussioni, immagini televisive. Una volta, a pranzo con Luigi Fanton (l’assistente del fisico Ighina), feci una domanda di radionica, di cui lui era un grande esperto. Mi freddò lapidario: "stai mangiando? Allora mangia, sii Presente al tuo cibo, e non ai tuoi pensieri". Una grande semplice verità, il Qui e Ora resta solo un concetto, se non applicato nella pratica, e, a tavola, gustare con i sensi il profumo, il colore ed il sapore del cibo lo rende assimilabile nel miglior modo, ci si nutre di materia ed impressioni, di sostanza e di energia.
Nella tradizione e nella cucina popolare troviamo molte ricette a base di infusi, come aperitivi e digestivi, di cui l’attuale e temibile “apericena” ha perso il senso e la funzione. Ma se il danno è fatto? Se la pancia è gonfia, la digestione lenta, che fare? Nel mondo dell’aromaterapia possiamo trovare molti oli essenziali dagli effetti carminativi, stimolanti per il fegato e la cistifellea. La maggior parte di questi oli essenziali appartiene alla famiglia botanica delle Umbrelliferae o Apiaceae, spesso riconoscibili per le loro infiorescenze ad ombrello, di cui usiamo i semi per insaporire i piatti e renderli più digeribili, come l’anice, il cumino, ed il finocchio selvatico. E molti altri oli essenziali che possiamo utilizzare, vengono dalle foglie, che insaporiscono e rendono più digeribili brodi e carne. .
Possiamo sfruttare gli aromi emanati dagli oli essenziali per creare un ambiente idoneo all'assunzione del cibo. In diffusione, per la mancanza di appetito, vanno bene gli oli essenziali estratti dagli agrumi, in particolare: olio essenziale di pompelmo (Citrus paradisi), olio essenziale di arancio amaro (Citrus aurantium var. amara) e evitare di accendere la televisione, soprattutto se messaggera di notizie "indigeste".
L'olio essenziale di arancio dolce (Citrus aurantium var. dulcis), insieme all'olio essenziale di camomilla romana (Anthemis nobilis) diluiti in olio vegetale, sono ideali per un massaggi del ventre rilassante.
Sempre in massaggio, 2 gocce in 1 cucchiai di olio vegetale, nei casi di flatulenza, possiamo usare l'olio essenziale di basilico (Ocimum basilicum) oppure l'olio essenziale di Coriandolo (Coriandrum sativum), favorendo coì la digestione.
In caso di lenta digestione possiamo ricorrere anche a uso interno del finocchio, in quanto favorisce la funzione digestiva, regola la motilità gastrointestinale e l'eliminazione dei gas.
Come tonico del sistema digestivo potremmo usare l'olio essenziale di Menta (Mentha piperita) , che si può aggiungere per dare all’aceto di mele delle note sorprendenti e benefiche. Possiamo anche aromatizzare, a crudo , l’olio extra-vergine di oliva:
L’insalata acquisirà una sapore ed un profumo particolare, e, se mangiata prima del pasto, faciliterà la digestione.
Carla Ribechini
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sono Lady FLORA, la fanciulla che versa i profumi, dea della cosmesi naturale, che con passione, cura e concentrazione miscelo tra loro i preziosi oli essenziali. Sono la redattrice degli articoli di questo blog, che scrivo con amore e dedizione con lo scopo di diffondere la cultura dell'Aromaterapia e dell'uso di prodotti naturali per la cura e il benessere della persona, fisico, emotivo e mentale. Ti ringrazio per l'attenzione che dedichi alle mie pagine, se vuoi puoi scrivermi a ladyflora@flora.bio, sarò felice di risponderti.
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