Sindrome da rientro?!?! Gli oli essenziali sono un valido aiuto.

Quando si parla di “rientro”, convenzionalmente si parla di rientro dalle vacanze, e quindi l’aromaterapia ci ha sempre suggerito gli oli essenziali per mantenere l’abbronzatura e per vincere la pigrizia nel riprendere la routine giornaliera. Ma il rientro al lavoro dei prossimi mesi non è proprio il rientro da un’allegra vacanza.

Sindrome da rientro dopo la quarantena

Le scuole chiuse, la difficoltà di gestire i tempi, la mancanza di sostegno, l’ambiente di lavoro reso più complicato dalle normative di sicurezza, e la paura, presenza costante, soprattutto per chi lavora al pubblico. Per non parlare della mascherina, non solo simbolo di questo tempo, ma la scomoda ed opprimente realtà di respirare male, di non vedere l’espressione del nostro interlocutore e, per i portatori di occhiali, un vero incubo con l’appannamento sempre in agguato nei momenti meno adatti. Sono cosi tanti fattori, cosi concatenati, che sarebbe superficiale dire che l’aromaterapia abbia la soluzione, ma in alcuni momenti ci sarà utile, alleggerirà la giornata.

Sindrome da rientro: quali oli essenziali usare con i bambini

Per i bambini, costretti per un lungo periodo a stare in spazi chiusi, e separati dagli affetti, molto spesso i nonni, il genitore che rientra al lavoro può essere un ulteriore fattore di stress. Nel diffusore l'olio essenziale di mandarino (Citrus reticulata) renderà la giornata meno grigia. Quando facevo la baby- sitter , mi mettevo sui vestiti qualche goccia di olio essenziale di vaniglia ( Vanilla planifolia) attenzione, macchia gli abiti; l'olio essenziale di vaniglia ha un forte potere avvolgente e rassicurante, riempie “il vuoto”, infatti si può annusare anche per vincere la fame nervosa. Potremmo usarla anche noi, come calmante rasserenante, da inalare a secco (1 goccia su un fazzoletto) o, miscelando 2, 3 gocce in un cucchiaio di olio vegetale, ed usare questa miscela per massaggiare delicatamente la fascetta interna dei polsi, e poi inalare.

Sindrome da rientro: oli essenziali nell'ambiente lavorativo

Nell’ambiente di lavoro, se è possibile usare un diffusore, abbiamo un’ampia scelta, per esempio possiamo usare l’olio essenziale di ravintsara (Cinnamomum camphora), grazie al suo aroma fresco e canforato favorisce il benessere delle vie respiratorie e della gola. Se non è possibile usare un diffusore, possiamo diluire 2 gocce in un cucchiaino di olio vegetale, ed usare questa miscela per massaggiare la fascetta interna del polso sinistro , da inalare all’occorrenza. L'olio essenziale di ravintsara è  ben tollerato, se ne sconsiglia però l’uso nei primi tre mesi di gravidanza. E’ un olio da usare anche nell’estensione del concetto di space clearing, “perchè è come un vento che soffia via lo sporco, anche energetico” (Vera Sganga)

Per mantenere alto il livello di attenzione, potremo anche fare una miscela : 3 gocce di olio essenziale di menta (Mentha arvensis), che rinfresca la mente, 1 goccia di olio essenziale di eucalipto citrato (Eucalyptus citriodora), che migliora la nostra capacità di comunicazione, 2 gocce di olio essenziale di basilico (Ocimum basilicum) che allevia la fatica psichica , 4 gocce di olio essenziale di limone (Citrus limon) che aiuta a diminuire gli errori di esecuzione .

Sindrome da rientro: oli essenziali per allentare la tensione

Nelle situazioni dove aumenta la tensione, per esempio nei trasporti pubblici, bus, metropolitana, è molto comodo avere a portata di mano l'olio essenziale di  camomilla romana (Anthemis nobilis), una o due gocce inalate a secco saranno sufficienti per ritrovare subito la calma.

In generale , per avere la forza di riprendere le attività, soprattutto quando il futuro appare incerto, è necessaria una piccola dose di ottimismo. Tutti gli oli essenziali ricavati dagli agrumi hanno questa forza , alleggeriscono i pensieri, l'olio essenziale di  bergamotto (Citrus bergamia) in particolare oltre a poter essere diffuso nell’aria , è utilizzabile nelle tecniche di aromaterapia sottile per rinforzare il nostro campo energetico ed il nostro terzo centro, situato all’altezza dell’ombelico. Quando questo centro è stabile ed armonico, ci sentiamo più a nostro agio fra le persone, e sappiamo gestire senza stress il loro bisogno di attenzione. 

Alcool per purificare la mascherina

Mascherina: è molto importante non toccare la parte interna, ed appoggiarle, quando inutilizzate, su superfici precedentemente trattate con acqua e sapone. La soluzione alcolica, almeno al 75%, con cui consigliano di purificarle dopo l’uso , lascia un odore che può risultare sgradevole. Una goccia di olio essenziale di eucalipto citrato sui lacci, o il conservare le mascherine, quando sono asciutte, in una busta al cui interno metteremo un fazzoletto di carta con gocce di olio essenziale di eucalipto, lascerà un buon profumo e, quando indossate, daranno anche la sensazione di poter respirare più liberamente.

Carla Ribechini

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Cara Lettrice  e Caro Lettore,

sono Lady FLORA, la fanciulla che versa i profumi, dea della cosmesi naturale, che con passione, cura e concentrazione miscelo tra loro i preziosi oli essenziali. Sono la redattrice degli articoli di questo blog, che scrivo con amore e dedizione con lo scopo di diffondere la cultura dell'Aromaterapia e dell'uso di prodotti naturali per la cura e il benessere della persona, fisico, emotivo e mentale. Ti ringrazio per l'attenzione che dedichi alle mie pagine, se vuoi puoi scrivermi a ladyflora@flora.bio, sarò felice di risponderti. 

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